RICORDI DI DOSOLINA
Dosolina, mia nonna. Qui aveva 94 anni.
Non era la classica nonna dolce e affettuosa, da baci e abbracci, anzi, era molto sbrigativa e brusca nei modi, ma a modo suo dimostrava il suo affetto.
Molti anni fa, quando eravamo piccoli, io e mio fratello con i nostri genitori, andavamo ogni domenica a Meolo, il paesino in cui vivevano i nonni materni. Mentre il nonno era nei campi oppure si rilassava guardando la TV, lei era sempre in movimento. Andava in bicicletta a trovare tutte le signore del paese e noi la chiamavano "Il gazzettino" perché sapeva tutto di tutti. Quando ci vedeva arrivare ci sorrideva e subito ci riempiva di uova, dolcetti e caramelle da portare a casa, poi andava velocemente in cucina a ultimare il pasticcio al ragù e le patate al forno, ogni volta colme di olio, ma buonissime.
Non c'è mai stato un rapporto intenso, affettivamente parlando, per la sua freddezza. Nella sua famiglia non c'era l'abitudine di dimostrare l'affetto con gesti fisici, spesso molto era trattenuto.
Ma ho davvero un bel ricordo della mia infanzia e di quelle domeniche condivise con la mia famiglia, quando eravamo piccoli.
Alcune foto, alcuni ricordi sparsi di quell'anno, in cui ho colto l'occasione di immortalarla quando andavo a trovarla.