NICOLAE PITIS
Nicolae Pitis è un cantante e musicista ottantenne, conosciuto da tutti nel Maramureș. Una musica non convenzionale, una voce davvero particolare e un modo di cantare unico, che ha percorso molti paesi al mondo.
E’ sempre stato un anticonformista, un ribelle.
“Durante il governo di Ceaușescu non era possibile possedere una proprietà. Eppure questi campi erano miei, così come questa casa, che ho costruito con le mie mani. Ogni volta che costruivo questa casa, veniva distrutta per ordine del governo, poiché era lontana dal villaggio principale. Secondo la legge io avrei potuto abitare solo all’interno del villaggio. Ma questa terra era mia e io volevo vivere qui. Per anni ho lottato: io costruivo, e loro puntualmente distruggevano. Un giorno ho incontrato Ceaușescu ad un mio concerto. Poiché aveva apprezzato la mia musica, ho espresso il desiderio di poter vivere nel terreno di mia proprietà. Fece scrivere un documento da un funzionario, promettendo di accontentarmi. Ad una prima occhiata fui sorpreso “Nicolae Pitis potrà abitare in una casa a sua scelta”. Ma, subito dopo seguivano altre parole, tra cui “ solo all’interno dei confini del villaggio”. Mi sentii preso in giro, ma decisi di continuare a lottare. Così ritagliai il documento, lasciando solo la parte che recitava che avrei potuto vivere dove volevo. Così, se fossero tornati a cacciarmi avrei potuto presentare quello.”
La sua lotta continuò per molti anni. Dopo quello e altri episodi, i suoi testi si tinsero di satira e critica nei confronti della dittatura. Per un periodo dovette nascondersi, fingere di essere scomparso, per non essere arrestato e rinchiuso nel carcere di Sighetu Marmatiei. Dopo la caduta della dittatura fu finalmente libero.
Nonostante i suoi ottant’anni, continua a cantare e a fare spettacoli. Estremamente legato alle tradizioni e alla sua terra, vive ancora nella sua casa in legno, da lui costruita, nelle colline di Lapus, lontano dai villaggi e dalle città. In questo luogo prega, coltiva la terra, si prende cura dei suoi animali e conduce una vita semplice, senza fronzoli.
Nel 2012 ha ricevuto dall'Unesco, il riconoscimento come Tesoro Umano Vivente.